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Progetto Rock Festival è stato
pensato con lo scopo di diventare sempre più un punto di
riferimento in modo particolare per i giovani, con i quali è
importante riuscire ad impostare iniziative ed eventi che non si
limitino ad una visibilità occasionale, ma che diventino
elementi di un percorso destinato alla formazione culturale atta
ad avvicinare i beneficiari alle più varie forme di cultura,
dall’arte alla musica, alla creatività ed anche allo
sviluppo di una coscienza sensibile all’interculturalità.
In Progetto Rock Festival l’interculturalità ha un
significato molto profondo e consiste nel vivere un’altra
cultura permettendo di arricchire il proprio bagaglio umano e allargare
gli orizzonti culturali per far accrescere il rispetto negli altri
tutto attraverso i cinque sensi.
UDITO:
Il progetto proposto racchiude in sè una componente artistica
e una componente sociale e a fare da collante ci sono tutte le espressioni
dell’arte tra cui anche la musica.
La musica è un linguaggio che permette di dialogare con il
cuore e con il corpo prima che con la mente consentendo di superare
le barriere linguistiche e razziali.
Attraverso la musica si contribuisce a realizzare conoscenza, comprensione
reciproca e crescita individuale superando il disagio sociale, allontanando
il pericolo dell’intolleranza.
Tra i gruppi più conosciuti che si sono susseguiti nelle
varie edizioni possiamo ricordare: Amici di Roland, Lou Dalfin,
Stiliti, Farenheit 451, Statuto, Caravan De Ville, Duboom, Tribà,
Dragan Trio, Persiana Jones e Yoyomundi……
GUSTO – TATTO –
OLFATTO: Il giro del mondo tra piatti e solidarietà
Dal 1998 il “Giro del Mondo tra Piatti e Solidarietà”
è il nostro modo di viaggiare alla scoperta di Popoli e Sapori
del Mondo. Il Festival propone per la durata dell’intera manifestazione
un ricco calendario di cene tematiche, con pietanze preparate secondo
le originali ricette dei diversi Paesi. Le idee culinarie proposte
nel corso degli anni sono stati: cucina indiana, senegalese, araba,
argentina, macrobiologica, cubana...
Nella filosofia del Festival, il “Cibo” è ormai
da anni uno strumento di conoscenza e di confronto, attraverso il
quale si incontrano e si mescolano culture e popolazioni differenti.
Promuovere la conoscenza del cibo come espressione della cultura
materiale e dei comportamenti dei popoli, trasmettendo i principi
della pace e della solidarietà è per noi un ambizioso
obiettivo che va a collegarsi con il sostenimento di progetti di
solidarietà.
Alla cucina verranno affiancati una seria di laboratori didattici
e ludici, per lo più dedicato ai bambini, introduttivi al
concetto di multiculturalità e di rispetto della cultura
e dell’ambiente, alla scoperta della storia dei piatti, alla
ricerca e allo studio di quel grande “pentolone” in
cui culture, lingue, musiche e religioni diverse riescono a convivere
e fondersi.
VISTA
Ogni anno presso i locali della Scuola Elementare di Alice Castello
l’associazione propone mostre di vario genere: pittura, scultura,
oggettistica, fotografia…ma non solo, negli ultimi anni sono
stati pensati percorsi illustrati riguardanti tematiche più
legate al sociale. Grazie alla collaborazione con il Settore Cooperazione
Internazionale Pace di Torino ed Emergency (sezione di Vercelli)
abbiamo presentato: “I Diritti Contorti”e “L’Infanzia
Rubata” attinenti alla tutela dei diritti dei minori; “Attenti
all’uomo”, campagna contro le mine antiuomo attraverso
le illustrazioni di Lupo Alberto e proiezione del video “L’arcolbaleno
e il deserto”, girato in Iraq.
Inoltre, tutto lo spazio circostante l’area del festival è
allestito con una serie di installazioni artistiche eseguite dalla
stessa associazione e da una serie di gazebi e banchetti destinati
ai prodotti equosolidali, dell’agricoltura e dell’artigianato
biologico, senza escludere le richieste esplicite di molte associazioni
interessate ad intervenire.
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