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La rassegna si è
tenuta nelle serate del 6-7-13-14 febbraio 2004 presso i locali della
Bocciofila di Alice Castello, dove è stato montato un palcoscenico,
non potendo usufruire del Teatro del paese, in via di ristrutturazione.
- FINALITA’ DELL’INIZIATIVA
Quattro compagnie teatrali, provenienti da ambienti socio-culturali differenti,
hanno avuto l’occasione di comunicare il loro modo di interpretare
un testo scenico, una realtà vissuta, esprimendo in maniera molto
personale la visione della società e dell’uomo.
Ecco la descrizione delle compagnie:
- LABORATORIO SPERIMENTALE TEATRALE “NEWTON”
di Chivasso (TO).
Questo laboratorio teatrale è nato quindici anni fa all’interno
del Liceo Classico-Scientifico “Newton” di Chivasso. In questi
anni, il Laboratorio, formato da studenti e studentesse del Liceo, ha
avuto la possibilità di presentare i propri lavori in alcune rassegne
e festival: “Rencontres franco-italiennes de theatre de rue de Menton”,
Rassegna Nazionale Teatro Scuola di Serra San Quirico, Rassegna di Teatro
nella Scuola di Porano, Festival “Tetri di Confine” organizzato
dal Faber Teater, una compagnia professionista i cui componenti hanno
tutti frequentato il Laboratorio Teatrale del Liceo.
Nell’ambito della nostra rassegna questo gruppo ha presentato “ROSSO
COLORE”, una rielaborazione sperimentale dei testi di Joseph Roth.
- ASSOCIAZIONE CULTURALE “CROCEVIA
DEI VIANDANTI” di Torino.
Il gruppo teatrale “Crocevia dei viandanti” nasce nel 2001
da un nucleo di studenti del corso di Laurea in D.A.M.S. – Discipline
dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo.
La compagnia, ai suoi esordi, ha dato vita a performances all’interno
di manifestazioni universitarie.
Nel corso del 2001/02 ha proposto lo spettacolo “ Circalbaulè”
a Torino in circoli culturali e inserito in rassegne per nuovi gruppi
teatrali.
Dal 2001, la compagnia collabora attivamente con il Comune di Torino creando
Laboratori teatrali all’interno di Centri di Aggregazione Giovanile.
Dal 2002 il gruppo si è costituito come “associazione per
la promozione sociale” con sede a Torino.
Gli attori fondatori mantengono collaborazioni continuative con altre
associazioni e compagnie teatrali.
Durante il 2002/03 la compagnia ha dato vita allo spettacolo teatrale
“In gabbia” tratto da “Morti senza tomba” di J.P.Sartre.
Sabato 7 febbraio ha portato in scena “VIBRAZIONE”: un viaggio,
una narrazione fatta di colori, di suoni, di parole che ci riportano alla
terra africana; in scena i due attori sono stati accompagnati da un percussionista.
- TEATRO REGINALD CENTRO DI DRAMATERAPIA
di Torino IN COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE CON L’ASOCIACION UNIVERSITARIA
INTERAMERICANA di Caracas.
Le finalità dell’associazione, attiva a Torino dal 1989,
sono la diffusione della dramaterapia intesa come attività teatrale
di aiuto ai problemi della persona e della sua crescita.
Teatro Reginald organizza laboratori di teatro, sociale o teatro-comunità,
realizzati con abitanti di quartiere, donne, disabili, le tematiche dei
quali vertono sul sociale, sulla prevenzione alla droga, sulla violenza
alle donne e su disagi di diversa natura.
“Il Gruppo delle 10 Regole”, una delle iniziative che l’associazione
propone, è un corso annuale di teatro per disabili e non. Il corso
è inserito in un percorso di crescita teatrale dove gli attori
sono stimolati a comunicare, esprimere artisticamente e interpretare le
proprie immagini nel rispetto e nell’interesse della diversità.
Essi sono gli esclusivi ideatori ed esecutori dell’intero spettacolo
finale. Il corso è dunque finalizzato a dar voce alle differenze
attraverso una ricerca specifica che va a fondersi con quella teatrale
ed artistica.
Teatro Reginald si è presentato con “IL SEGNO DELL’AMORE”,
spettacolo, ideato e progettato dagli stessi componenti, frutto di un
percorso in cui gli attori si sono confrontati e hanno riflettuto sulle
tematiche più diverse, esprimendo la loro personalità nel
modo più libero.
- “I RAGAZZI DEL MINELLA”
di Crescentino (VC).
Questo gruppo di ragazzi che frequenta il centro di aggregazione, “I
ragazzi del Minella”, ha rielaborato il testo di Zvi Kolitz, “YOSSL
RAKOVER SI RIVOLGE A DIO”, creando un’atmosfera soffusa attraverso
l’avvicendarsi di immagini proiettate, di suoni e parole che hanno
accompagnato il racconto-testimonianza di un sopravvissuto alla strage
degli ebrei.
L’affluenza alle serate è stata buona; la gente ha accolto
in modo positivo la rassegna, apprezzando soprattutto la volontà
di accostare gruppi che hanno condotto ricerche molto differenti tra loro,
ma che hanno stimolato riflessioni sulle tematiche più varie.
Si è indagato all’interno del mondo dell’amore, delle
relazioni con le persone; si sono discussi problemi d’attualità,
si è fatto cenno alla “Storia”, ci si è immersi
nel mondo magico dei racconti ancestrali legati a culture lontane…
Ognuno di noi ha così potuto rielaborare e scoprire il filo conduttore
generale che collegasse il tutto: la ricerca che parte dall’interno
del nostro io e va a rapportarsi con il mondo esterno, in tutte le sue
sfaccettature.
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